In generale tutto condivisibile. Aggiungerei che parlare di industrie cinesi sussidiate, parlando dall'Europa (dove interi settori sono ampiamente sussidiati, a partire dell'agricoltura) fa ridere. Negli ultimi anni le imprese cinesi produttrici di veicoli elettrici (dagli scooter, ai quadricicli, alle auto) si sono ridotti da circa 300 a circa 100, a dimostrazione che è un settore molto concorrenziale e competitivo. Probabile che fra dieci anni ne resterà una ventina. Dongfeng, in realtà, produce meno di 100k EV perché ha solo produzione di fascia alta (per questo è incomprensibile la scelta per il mercato italiano). La soluzione più intelligente (e naturale) è invitare i produttori cinesi ad aprire stabilimenti in Italia (come in passato hanno fatto in Europa GM, Ford, Toyota, Nissan, ecc). Sembra che il Governo stia facendo tentativi in questa direzione. Forse l'ultima occasione per salvare il settore automotive in Italia.
In generale tutto condivisibile. Aggiungerei che parlare di industrie cinesi sussidiate, parlando dall'Europa (dove interi settori sono ampiamente sussidiati, a partire dell'agricoltura) fa ridere. Negli ultimi anni le imprese cinesi produttrici di veicoli elettrici (dagli scooter, ai quadricicli, alle auto) si sono ridotti da circa 300 a circa 100, a dimostrazione che è un settore molto concorrenziale e competitivo. Probabile che fra dieci anni ne resterà una ventina. Dongfeng, in realtà, produce meno di 100k EV perché ha solo produzione di fascia alta (per questo è incomprensibile la scelta per il mercato italiano). La soluzione più intelligente (e naturale) è invitare i produttori cinesi ad aprire stabilimenti in Italia (come in passato hanno fatto in Europa GM, Ford, Toyota, Nissan, ecc). Sembra che il Governo stia facendo tentativi in questa direzione. Forse l'ultima occasione per salvare il settore automotive in Italia.