Premettendo che la Cina è la più occidentalizzata delle Nazioni del Mondo, si possono accettare tutte le ipotesi anche quelle espressione del "pensiero debole" dell'Europa, che ha dimenticato l'ammonizione "Memento suspicere semper", fatta propria (progressivamente) dalla Cina post Mao, sostituendola con "Audentes fortuna iuvat" ... tacendo dell'infelice presunzione della m.a.s.
Buongiorno Dr Anvilon, su quali basi afferma perentorio che "la Cina è la più occidentalizzata delle Nazioni del mondo"? È mai stato in Cina?
A mio parere la Cina non solo è un "altro mondo", ma è un mondo che negli ultimi anni ha volutamente imboccato una strada molto diversa da quella seguita dall'occidente: culturalmente, politicamente ed economicamente.
L'affermazione "perentoria" che ha destato le sue perplessità, quale studioso in loco dell'oggetto/soggetto di cui si parla, riguarda il modo di presentarsi all'Occidente per non deluderne le aspettative, siccome è noto che loro pensano diversamente e quindi la loro volontà di rappresentazione è solo in apparenza coincidente, ma fanno e faranno di tutto per favorire nel resto del mondo quella volontà di potenza che in via subliminale il cristianesimo (e prima l'ebraismo) e l'islamismo stanno cercando faticosamente di gestire in concorrenza!
Le notizie che il Presidente Xi è un (appassionato) lettore di Dante, conferma, a mio modestissimo avviso, la capacità di lettura dei fenomeni occidentali oggetto, ormai, di balbettamenti non traducibili in concetti propri della Cina (quale Leader e Stakeholder del dipendente mondo asiatico). Da qui, anche, lo sforzo cinese di presentarsi all'occidentale premettendo sempre la parità di condizioni, ritenendo ormai finito il tempo della "Cara Cina" parisiana, di cui si è arricchito (per troppi anni) il "libero" occidente, privo del substrato culturale confuciano.
Premettendo che la Cina è la più occidentalizzata delle Nazioni del Mondo, si possono accettare tutte le ipotesi anche quelle espressione del "pensiero debole" dell'Europa, che ha dimenticato l'ammonizione "Memento suspicere semper", fatta propria (progressivamente) dalla Cina post Mao, sostituendola con "Audentes fortuna iuvat" ... tacendo dell'infelice presunzione della m.a.s.
Buongiorno Dr Anvilon, su quali basi afferma perentorio che "la Cina è la più occidentalizzata delle Nazioni del mondo"? È mai stato in Cina?
A mio parere la Cina non solo è un "altro mondo", ma è un mondo che negli ultimi anni ha volutamente imboccato una strada molto diversa da quella seguita dall'occidente: culturalmente, politicamente ed economicamente.
L'affermazione "perentoria" che ha destato le sue perplessità, quale studioso in loco dell'oggetto/soggetto di cui si parla, riguarda il modo di presentarsi all'Occidente per non deluderne le aspettative, siccome è noto che loro pensano diversamente e quindi la loro volontà di rappresentazione è solo in apparenza coincidente, ma fanno e faranno di tutto per favorire nel resto del mondo quella volontà di potenza che in via subliminale il cristianesimo (e prima l'ebraismo) e l'islamismo stanno cercando faticosamente di gestire in concorrenza!
Le notizie che il Presidente Xi è un (appassionato) lettore di Dante, conferma, a mio modestissimo avviso, la capacità di lettura dei fenomeni occidentali oggetto, ormai, di balbettamenti non traducibili in concetti propri della Cina (quale Leader e Stakeholder del dipendente mondo asiatico). Da qui, anche, lo sforzo cinese di presentarsi all'occidentale premettendo sempre la parità di condizioni, ritenendo ormai finito il tempo della "Cara Cina" parisiana, di cui si è arricchito (per troppi anni) il "libero" occidente, privo del substrato culturale confuciano.